Papa Francesco oscurato dagli osanna
Lo sdegno di suor Karola per come alcune testate giornalistiche presentano il Santo Padre. Osservazioni che fanno riflettere circa il nostro modo di essere «disinformati».- Autore:
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È l'uomo più monitorato della terra, il più ascoltato, il più popolare: ha un accento spagnoleggiante quando parla, celebra la Messa in una cappella aperta al pubblico e veste di bianco.
Avrete capito che mi sto riferendo a Papa Bergoglio, Sommo Pontefice di Santa Romana Chiesa; non per schierarmi dalla parte degli adulatori... sono una suora, non ho bisogno di ingigantire la figura del Santo Padre. Per me lui e ognuno dei suoi predecessori sono il Vicario di Cristo in terra.
Ciò che mi ferisce e addolora è la manipolazione giornalistica delle sue affermazioni: ciascuno estrapola, taglia e incolla, travisa o ribalta alcune frasi, a mo' di slogan, isolandole dal contesto più ampio che il Vescovo di Roma ha nella mente e nel cuore quando viene interpellato; gli esempi sono infiniti. È veramente un'operazione disgustosa, una colonizzazione ideologica del pensiero unico, detto papale-papale
Il ronzio delle vespe giornalistiche vuole a tutti costi far passare Papa Francesco per un rivoluzionario della fede, un riformatore della dottrina, un Pontefice contro la Tradizione della Chiesa; ma chi conosce. e studia la sua spiritualità, sa che è un uomo di Dio, che non ha mai barato con se stesso né con gli altri, che da sempre mena una vita austera in forza di quel voto di povertà che- come gesuita - ha pronunciato da giovane, che l'integrità morale, il dialogo interreligioso, la preghiera, la lotta alla corruzione ed allo sfruttamento degli esseri umani, le periferie come centro, l'umanesimo cristiano contenuto nel Vangelo e da tutti proposto dal cardinale argentino sono gli stessi ieri a Buenos Aires ed oggi in Vaticano.
Ma un'altra domanda mi provoca sdegno: come è possibile abusare dell’autorità del Sommo Pontefice per i propri scopi? magari anticattolici? magari denigratori della dottrina?
Così non si va lontano, così non si va da nessuna parte; non ci si fa belli citando ciò che confonde il popolo cristiano e sottacendo altre verità espresse dal Santo Padre, magari proprio quelle che anche a certi cattolici -preti e vescovi compresi-non piace ascoltare.
Il Papa lo si deve amare, rispettare e venerare perché Vicario di Cristo e basta, non perché è Papa Francesco, ma perché è la voce della Chiesa.
A questa Chiesa rimango fedele perché amo innanzitutto Gesù e Chi Lo rappresenta.