La testimonianza di sr Vera

"...non sapevo ancora che proprio in quel momento suor Gloria, meditando sui testi preparatori della Giornata Mondiale della Gioventù, in particolare quelli che aveva lasciato Giovanni Paolo II, aveva visto come illuminarsi e sollevarsi, tra le righe del testo, la parola Magi..."
Autore:
sr Maria Vera Mazzotti
Curatore:
sr Maria Gloria Riva

Dal 2005…
Ho conosciuto questo gruppo di persone nel 2005 a seguito di alcuni dialoghi con Suor maria Gloria a Monza. Per me, che frequentavo il primo anno di università, questo gruppo di amici così centrati sulla preghiera e su Gesù Eucaristia, era un faro a cui guardare: insieme a sr. Gloria che ci accompagnava, erano la sicurezza che la fede ha una sua concretezza nella vita. Non che non avessi altri amici cristiani a Bologna, dove studiavo, o a Rimini, dove la parrocchia era la mia seconda famiglia, tuttavia era come se questa più ristretta cerchia di amici, lontani, che mi costava andare a trovare, mi indicasse qualcosa di più preciso, specifico per me. Non facevano ancora parte della mia storia, erano una chiamata ad intraprendere un cammino personale per scoprire la mia missione. Ci tengo a specificarlo perché questa compagnia non è stata per me una fuga dalla realtà, bensì uno stimolo a vivere con fede anche la mia realtà di studente universitaria a Bologna e quella di figlia a Rimini. Infatti, con il tempo, questo legame mi ha fatto scoprire amicizie vere anche a Bologna e tutto è cominciato con la GMG di Colonia lo stesso anno, sulle orme dei Magi. Infatti nella cattedrale di questa città (come anche a Milano, in Sant’Eustorgio, e a Brugherio, nelle vicinanze di Monza) sono custodite le reliquie di questi misteriosi personaggi che, come disse Benedetto XVI nel corso dell'incontro con noi giovani di tutto il mondo, partirono dalle loro case come cercatori di Dio e tornarono come adoratori del Verbo incarnato. Questa frase riassumeva quello che mi era successo in quell'anno, quello che era successo a tutti noi che circolavamo attorno al monastero di Monza. Non sapevo ancora che proprio in quel momento suor Gloria, meditando sui testi preparatori della Giornata Mondiale della Gioventù, in particolare quelli che aveva lasciato Giovanni Paolo II, aveva visto come illuminarsi e sollevarsi, tra le righe del testo, la parola Magi. Questa parola letta al contrario formava un curioso e provvidenziale acronimo: MAGI-IGAM. Acronimo che definiva precisamente quello che eravamo: I Giovani Adoratori Missionari. Così, proprio durante la GMG, la nostra amicizia ha raggiunto il suo compimento e ha preso nome portando ognuno nel posto che il Signore ha pensato per lui.

A oggi…
In occasione del Sinodo dei giovani, alcuni ragazzi di Reggio Emilia, conosciuti attraverso Erica, nostra amica, hanno fatto da noi il percorso preparatorio prima di recarsi a Roma. Per questi ragazzi incontrarci ha significato approfondire la ricerca sulla loro identità personale e maturare un impegno più forte nelle loro rispettive parrocchie.
Così, vedendo in loro questa bellezza, abbiamo parlato loro di IGAM e i ragazzi si sono sentiti misteriosamente descritti da questa storia che era stata nostra e che ora è diventata loro.
Allora, e solo allora, mi sono accorta che veramente il Signore non lascia fuori dal computo dei giorni neanche un avvenimento, che tutto è dato come un seme perché possa essere annaffiato e curato per il frutto. E vedo in questi ragazzi come una speranza per la Chiesa universale: essi non hanno conosciuto bene San Giovanni Paolo II, che ha amato i giovani e per loro ha inventato le GMG, ma hanno partecipato alla GMG di Cracovia, toccando con mano la bellezza di essere di Cristo.
Era convinzione di Giovanni Paolo II che i giovani sono la speranza della Chiesa, sono le sentinelle del mattino, perché il mattino della vita sta davanti a loro. In un mondo dove tanti giovani si smarriscono giocandosi la vita in comportamenti assurdi e, spesso, mortali, l'augurio per i ragazzi di IGAM è di non lasciarsi ammaliare dal subdolo fascino del mondo, abbandonando questa compagnia salvifica, ma lasciarsi guidare docilmente dalla storia. Chi li ha guidati fin qui sarà strumento per un legame di fede e di vita di cui Cristo stesso si fa garante. Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sarò con loro. Laddove i ragazzi si radunano attorno all’Eucaristia fiorisce una vita rinnovata.