Ritiro di Avvento
Igam in ritiro: nella bella cornice delle Botteghe di Albinea due giorni di convivenza, di amicizia e di bellezza, raccontati da Arianna, Matteo, Martina e tutti I Giovani Adoratori Missionari!
“Perché? Cosa vuol dire ciò che sto guardando? Qual è il suo significato profondo?”
Troppo raramente ci facciamo queste domande rispetto alla realtà che ci si presenta davanti.
Per esempio: abbiamo mai pensato al perché esiste la Corona dell’Avvento? Ha un significato? C’è forse una simbologia precisa per ogni dettaglio della Corona?
Il nostro ritiro è partito da queste domande e per tutto il suo corso ha elaborato una risposta.
Abbiamo iniziato facendo le nostre corone d’avvento, decorate accuratamente secondo le indicazioni tradizionali della Chiesa.
Quattro candele, quattro domeniche di avvento, quattro piccoli grandi passi verso il Natale.
In questi due giorni, che sono sembrati a tutti due mesi (il tempo è di Dio d’altronde), a Botteghe di Albinea, in una struttura in cui abbiamo potuto fare anche un’esperienza di vita comunitaria, Erica e Suor M. Gloria ci hanno guidato nel capire il significato delle quattro candele e quindi delle quattro domeniche che ci conducono al 25 dicembre.
L’avvento è il tempo dell’attesa, il tempo in cui si cammina verso una grande gioia: Gesù è vero Dio e vero Uomo, venuto nella nostra carne per salvarci.
Ecco, in questo momento “forte”, fuori dalla nostra quotidianità, ci siamo accompagnati a vicenda verso il Natale, avendo la grazia di poter stare due giorni con Gesù in un luogo privilegiato all’ascolto e alla riflessione.
È stato un tempo dedicato allo Spirito, un tempo prezioso e necessario, un tempo di pausa e di affondo nel Mistero di Dio.
È stato come immergersi in una Luce purissima, che poi, una volta contemplata così intensamente, potrà brillare anche a casa, nelle nostre vite quotidiane.
Infatti, la prima domenica è quella dei Profeti i quali annunciano ciò che accadrà di certo, la nascita di Dio e la salvezza che ci porterà.
La seconda domenica è quella di Betlemme, il nome stesso della città ci dice che Gesù è realmente presente con noi oggi nell'Eucaristia.
Infatti Betlemme vuol dire "casa del pane" e il Cristo una volta nato venne appoggiato dalla Santa Vergine in una mangiatoia per animali. Inoltre questa domenica ci ricorda che noi stessi dobbiamo essere la casa di Dio e che ogni nostro atto deve ricordarci il nostro essere figli di Dio.
La terza domenica invece è quella dei pastori e ci ricorda che noi siamo chiamati da Dio anche, e forse soprattutto, quando non siamo degni di lui o quando gli siamo più lontani.
Questa domenica ci ricorda che Dio ci chiama sempre ad incontrarlo e che come per i pastori, che erano considerati impuri ed erano emarginati, Lui ci invita ad amarlo anche con tutte le nostre fragilità e debolezze confidando in Lui e credendo in Lui.
La quarta domenica invece è quella degli Angeli i quali invece furono i primi ad annunciare la nascita del Signore, questa domenica è anche la domenica della gioia perché ci fa già assaggiare la dolcezza di essere così vicini alla nascita di Gesù.
Questa domenica ci invita ad annunciare, come avevano fatto gli Angeli, la nascita del Signore e a invitare tutti a credere in Lui.
Il ritiro, oltre che un momento di riflessione e di conoscenza sul significato del natale tramite opere d'arte come la natività di Duccio e quella di Giotto, o tramite la tradizione natalizia come la corona di Avvento, è stato anche segnato da momenti di Adorazione di fronte al Santissimo Sacramento e quindi a Gesù e da momenti di riflessione sulla nostra vita.
Abbiamo avuto l’opportunità di vivere un rinnovamento spirituale in vista della nascita del Salvatore!
L’esperienza di vita comunitaria, anche se breve, è sempre molto arricchente: si vive la gioia (anche nel contrasto), da pienezza e pace e allo stesso tempo ci fa crescere perché fa venire a fuori le nostre tenebre, ma ci dà anche gli strumenti per combatterle e per questo ringraziamo il Signore che viene.
Nel ritornare a casa ci siamo sentiti colmi di gioia, serenità e pace; carichi e molto più consapevoli di come vivere questo tempo.
Per questo non possiamo far altro che ringraziare infinitamente il Signore; ci concede ogni giorno immense Grazie, pur non essendone noi degni.
Abbiamo bisogno del tuo aiuto!
L’accoglienza e la bellezza sono condizioni necessarie per esprimere appieno il nostro carisma il nostro Monastero nella sua austera bellezza ha bisogno di restauri importanti, specie nei sotterranei che sono veri scrigni di bellezza. Abbiamo perciò iniziato una nuova campagna con IdeaGinger. Il tuo piccolo contributo servirà a una grande opera!