Umanamente Santi...
... e Santamente umani. Sara, Chiara e Susanna ci raccontano l'esperienza del ritiro di inizio d'anno della realtà IGAM, il gruppo di Giovani Adoratori Missionari affiliato alla comunità
“Come vivere la Fede nella quotidianità?”
Questa è stata la domanda che ci ha accompagnato nel ritiro che ha aperto il cammino di questo nuovo anno.
In un periodo in cui la casa è un ambiente con cui ci troviamo a fare i conti un po’ più spesso del solito, la quotidianità è una dimensione che non abbiamo più la possibilità di evitare.
Come vivo, dunque, la mia giornata? O meglio, come scelgo di vivere il mio tempo?
Accompagnati dal Salmo 119 e guidati dalle riflessioni di suor Gloria e di Erica, ci siamo interrogati su cosa vuol dire essere santi ogni giorno.
“Siate santamente umani e umanamente santi”: il santo, infatti, è colui che porta a compimento la propria umanità, vivendola a pieno nel rapporto con il Signore.
E non è un caso che, proprio il giorno precedente al ritiro, la Chiesa proclamava beato Carlo Acutis, il santo dei giovani, un ragazzo che, vivendo ogni giorno con semplicità il rapporto con l’Eucarestia, ha fatto della quotidianità la dimensione privilegiata per arrivare alla santità, vivendo in pienezza ciò che lui era, nonostante le sue debolezze. Per la Bibbia, infatti, il santo non è colui che non pecca, ma chi desidera essere gradito a Dio nonostante le proprie fragilità.
Come alimentare e tenere vivo, quindi, il rapporto con il Signore, in un tempo in cui la routine rischia di schiacciarci e l’incertezza rende le nostre giornate più faticose? Custodendo la Parola del Signore, che è viva e operante: durante le nostre giornate è importante tenere nel cuore un versetto che ci colpisce, farne memoria in ogni momento perché ci sia da àncora e trasformarlo così in scelta, in azione.
Decidere ogni giorno di vivere facendo riecheggiare la Parola del Signore nel nostro cuore è la via della santità che ognuno di noi è chiamato a percorrere.
Per riuscirci, è bene che ogni nostra scelta sia guidata dalla volontà di Dio: abbiamo tanti strumenti per farlo, tra cui chiedere la benedizione del Signore perché ogni cosa che facciamo sia a lui gradita e confrontarci nelle relazioni con gli amici con cui condividiamo il cammino e con le guide che incontriamo sulla nostra strada.
In questo modo sperimentiamo che fare la volontà di Dio è la vera felicità e che quindi la vera gioia è una scelta da fare ogni giorno, non un’emozione passeggera.
Ringraziamo il Signore per la giornata che ci ha permesso di vivere insieme e preghiamo perché questo nuovo anno sia per noi un’occasione per imparare sempre di più come vivere la nostra santità.