Elefante:Adamo ed Eva
Facciamo i primi passi nell'Arca di Noè iniziando dall'animale più grosso: l'elefante! Un animale strano il cui simbolo è ricco di sorprese!- Autore:
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Vi ricordate le finestrelle dell'arca di Noè con i musi di molti animali? Ebbene fra i primi a salire sull’arca ci furono gli elefanti. Noè, infatti, iniziò dagli animali più grandi i quali, per salire, avevano bisogno di molto spazio. L’elefante è considerato un animale nobilissimo, pieno di virtù a tal punto da diventare simbolo di Adamo ed Eva prima del peccato originale. Un’antica cattedrale a Otranto ospita un mosaico grandissimo che copre tutto il pavimento. Questo mosaico, fatto di pietre minuscole di ogni colore, raffigura un meraviglioso albero della vita, dove si racconta anche la storia di Noè. Alla base dell'albero ci sono due elefanti, un maschio e una femmina. Si riconosce la femmina perché ha presso di sé un elefantino. Sono tante le interpretazioni simboliche di questi due animali, ma la più bella interpretazione è proprio quella che riconosce in essi Adamo ed Eva.
Bene, ammesso che sia così: cosa ci fanno i due progenitori ai piedi dell’albero della vita, quando sono raffigurati in forma umana quasi in cima alla pianta, mentre mangiano il frutto proibito? La risposta è nascosta proprio nel simbolo dell’elefante.
L'elefante, pieno di virtù e di carità, ha un solo pericolo: il sonno. Per addormentarsi deve appoggiarsi a un albero perché, qualora cadesse, da solo non riuscirebbe ad alzarsi e chiunque lo potrebbe uccidere. Anche Adamo ed Eva sono stati creati con un animo nobilissimo e pieni di virtù, avevano un solo pericolo quello di non vigilare, di abbassare la guardia (quindi in certo senso di dormire) contro il nemico numero 1 che è il demonio. Essi, infatti, contro il serpente non sono stati vigilanti.
Se anche però l'elefante cadesse nel sonno, potrebbe facilmente rialzarsi con l'aiuto di un elefantino più piccolo. Quest'ultimo, infatti, riuscendo a stare tra le gambe dell’adulto potrebbe, con la forza incredibile della proboscide, aiutarlo a sollevarsi. L’elefantino piccolo, che vediamo nel mosaico, è dunque simbolo di Gesù. Egli, proprio facendosi piccolo e uomo, nonostante fosse Dio, ha potuto salvare Adamo ed Eva e tutta l’umanità dal male e dalla morte, regalandoci la vita eterna. Ecco perché Adamo ed Eva sotto le sembianze di elefanti stanno alle radici dell’albero della vita: essi ci rassicurano che Adamo ed Eva sono stati salvati e con essi tutta l’umanità, tutti noi. Quindi anche noi, se dormissimo il sonno della morte, in Gesù siamo certi di vivere per sempre.
Prete Pantaleone Albero della vita, part. degli elefanti. Mosaico della Cattedrale di Santa Maria Annunziata. 1162-1165 Otranto