La Pasqua e il piede di Gesù

Il Vangelo narra che la tomba fu trovata scoperchiata e che le donne, andando al sepolcro si meravigliavano che una pietra così pesante fosse già stata rimossa. Invece un autore tedesco ha voluto dipingere un Cristo risorto che esce dalla tomba senza nessun bisogno di aprirla.

Hans Multscher è un pittore tedesco che nel 1437 realizza un intero altare sulla passione di Gesù. In uno dei pannelli di questo altare Gesù sta uscendo dal sepolcro, senza però scoperchiare la pietra che copre la tomba. Cristo passa attraverso la roccia facendoci così comprendere che egli è vero Dio e passa attraverso i muri. Il suo corpo risorto non obbedisce più alle leggi della natura. Il Risorto sta sopra il sepolcro, con in mano l’asta della croce, come un cacciatore starebbe sopra la sua preda imbracciando il fucile. Il piede di Gesù che poggia sul mantello è talmente grande che non può passare inosservato. Non mi pare carino assegnare a Gesù il 45 di piedi! Certo Hans Multscher non ha voluto essere irriverente, egli voleva piuttosto dirci che, benché risorto e con un corpo diverso dal nostro, un corpo spirituale, quello di Gesù resta un vero corpo con i piedi ben piantati in terra.
I soldati attorno non si accorgono di nulla, sprofondati in un sonno profondo non si accorgono di essere protagonisti dell’evento più importante della storia. Li avete contati? Sono sempre quattro. Sono quattro i soldati che si spartiscono le vesti di Gesù sotto la croce e sono quattro qui, a guardia del sepolcro. Il. Quattro è il numero della violenza (è dentro la parola squartare, oppure si usa spesso l'espressione: dirne quattro) ma vuole indicare anche i 4 punti cardinali. Insomma in questi soldati sono rappresentati tutti i popoli della terra, di tutte le latitudini. Due, all’estrema destra, non riusciamo neppure a vederli. Il primo a sinistra sembra sul punto di cadere, molto difficile dormire in quella posizione, non vi pare? L’artista l’ha dipinto in quel modo per dirci che il sonno che colpi i soldati fu misterioso. Lo volle Dio stesso perché non potessero accorgersi della luce grandiosa che sprigionò dalla tomba nel momento della risurrezione. La toma infatti è bianchissima come colpita da una lue soprannaturale. L’ultimo soldato, in fondo a sinistra è proprio strano. Sembra sveglio, ma non lo è. Dorme, ma nel sonno si mangia le unghie similmente a chi si accorge d’aver preso un’occasione specialissima.
Questi soldati sono lì apposta per noi. Cosa significa per noi la Risurrezione di Gesù? Che importanza ha per noi la Pasqua? Forse siamo come i soldati sprofondati nel sonno: non la capiamo e non ci interessa affatto. Oppure siamo come il primo a sinistra, un po’ in bilico tra il credere e il non credere. O forse siamo davvero come quello che si mangia le unghie dal dispiacere: abbiamo un grandissimo regalo sotto gli occhi, quello della fede e ci comportiamo spesso come se non l’avessimo! Ecco ragazzi vi auguro che questa Pasqua si a davvero buona e riusciate a capire il grande dono che Gesù vi ha fatto aprendovi la porta dell’eternità