Altalena tra pace e guerra
Ancora Samuel Bak, con una tela dal sapore profetico: Pace e guerra. Un opera che si commenta da sè e che ritrae i drammatici momenti che stiamo vivendo.Samuel Bak, artista sopravvissuto all’Olocausto, dipinge il duello tra pace e guerra, come un gioco da ragazzi. E se la guerra è chiusa entro le sue prospettive angustie, il peso e dei suoi passi falsi e dei suoi giochi di potere, la Pace ha le ali fragili della preghiera e della fede. La guerra impugna le armi che feriscono, la Pace la Parola di Dio che edifica. La guerra diffida di tutto e di tutti, la Pace confida in Dio e si apre ai rapporti umani con lealtà.
Tornano alla mente in questi giorni drammatici per le sorti dell'Ucraina e del mondo intero, le parole di san Paolo ai Tessalonicesi, al cap 5:
Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà.
Fanno eco a questo testo le parole di Dietrich Bonhoeffer: Cercare delle sicurezze significa volersi proteggere, pace significa abbandonarsi completamente al comandamento di Dio. Non volere sicurezza ma nella fede e nell'obbedienza mettere nelle mani di Dio la storia dei popoli e non volerne disporre egoisticamente. Le battaglie non vengono vinte con le armi ma con Dio, vengono vinte anche laddove la strada porta alla croce.
Signore dacci la forza di edificare ponti di comunione, di combattere e costruire con le armi della pace, che spiazzano le logiche degli avversari!