Chopin: vita da genio - 7
A Nohant: la fecondità- Autore:
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Per sette anni, dal 1839 al 1846, Chopin trascorrerà l'estate nel castello di campagna di Aurore-George a Nohant, presso Bruges. Questo è considerato dal punto di vista artistico il periodo più fecondo. Qui nascono tra le altre cose le ultime due ballate, gli ultimi due scherzi, la barcarola, la berceuse, le più belle e impegnative polacche, tra cui la famosissima Polacca in la bemolle altrimenti detta Eroica e la tanto discussa e incompresa Sonata in si minore, quella che contiene la celebratissima marcia funebre. A Nohant, Chopin, mantenuto e curato come un figlio da George Sand può, durante l'estate, lavorare tranquillo, esente dall'impegno oneroso delle lezioni e degli incontri altrettanto impegnativi nei salotti parigini. Inoltre si trova immerso nella natura, in un ambiente che forse gli ricorda le vacanze passate da ragazzo a Zsafarnia, nella campagna polacca. Frequenta per lunghi anni il pittore Eugene Delacroix, forse l'unico con Heine ad aver capito il valore immenso della sua musica, che ci lascerà un ritratto indimenticabile di Chopin, un diario e delle lettere, che hanno contribuito a farci conoscere i lati più genuini e autentici della personalità di questo musicista.
Purtroppo i rapporti con George Sand vanno col tempo deteriorandosi. Dall'amore appassionato si passa all'amicizia e alla cura quasi materna, e infine forse all'indifferenza e all'intolleranza. Negli ultimi tempi della sua permanenza a Nohant, nel '47, Chopin si sente quasi un intruso, un estraneo. Il figlio di Aurore, Maurice, non lo sopporta più e le liti familiari, traumatiche per una persona gentile e compita come lui, che tra l'altro sente la responsabilità del capofamiglia, sono all'ordine del giorno. Nell'inverno del '48 Solange, fidanzata a Fernand de Preaulx, cambia improvvisamente idea e sposa lo scultore Auguste Clesinger, che per Chopin è solo un poco di buono. A causa dei litigi frequenti col figlio Maurice, Aurore caccia via di casa Clesinger, seguito da
3,Solange. Chopin, che nel frattempo si trova a Parigi, scrive a George Sand per mediare i contrasti burrascosi tra madre e figlia; ma George Sand interpreta questo atteggiamento come un attacco nei suoi confronti e interrompe la relazione con Chopin con una lettera velenosa in cui dichiara che la loro amicizia esclusiva durata otto anni è finita. Chopin risentito non farà più ritorno a Nohant, stabilendosi a Parigi. Profondamente minato nella salute, solo, senza assistenza femminile cade in uno stato di debolezza e di profonda depressione. Praticamente da quel momento non compone più anche se, per sostenersi economicamente, continuerà a dare lezioni e a frequentare i salotti aristocratici. Può fortunatamente contare sull'assistenza morale ed economica dei suoi amici polacchi e dei suoi allievi, la principessa Czartoryska, la Kalergis, Gutmann, Delacroix e Zgymala. L'aiuto più consistente gli viene, però, da una nobildonna scozzese, Jane Stirling, già sua allieva e profondamente innamorata di Chopin; si prende cura di lui anche dal punto di vista finanziario e lo convince a trasferirsi in Inghilterra dove, a sua detta, troverà un'accoglienza più favorevole che a Parigi e i mezzi per sostenersi. Chopin si fa convincere, anche perché all'orizzonte si profila la rivoluzione che nel febbraio 1848 porterà alla caduta della monarchia di Luigi Filippo e all'instaurazione della repubblica.