Schumann:1810-1828

La famiglia, l'adolescenza e la sua vita da studente
Fonte:
CulturaCattolica.it
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L’adolescenza
Robert Schumann nasce, ultimo di cinque figli, l’8 giugno del 1810 da August, editore e libraio, e da Johanna, casalinga e pianista dilettante. Fin da bambino mostra un’inclinazione precoce per la musica e per la letteratura. A sei anni comincia a prendere lezioni di piano da un buon maestro, J. G. Kuntzsch, che dopo qualche anno dichiara che non ha più niente da insegnargli. All’età di nove anni assiste, nella città di Karlsbad, ad un concerto del grande virtuoso Moscheles, ne rimane impressionato e intensifica lo studio del pianoforte, cimentandosi anche in improvvisazioni e composizioni personali.
Nel liceo in cui si iscrive a dieci anni anima molto spesso le serate musicali mostrando un notevole talento come improvvisatore.
Il suo vero eroe, però, appartiene al mondo della letteratura romantica a lui contemporanea: il suo nome è Jean Paul Richter (1763-1825) che è l’autore di romanzi fantastici all'epoca molto noti quali Esperio, Flegeljahre e Titano.
Già a dodici anni Schumann fonda un circolo letterario manifestando una propensione che troverà la sua piena realizzazione da adulto. Il padre, entusiasta del talento del figlio, scrive a Weber perché lo prenda come allievo, ma il grande operista tedesco è troppo impegnato nella sua produzione musicale per poter seguire Robert.
Purtroppo gli eventi non volgono in favore del piccolo Schumann: nel 1825 la sorella Emile, affetta da una forma spinta di autismo, muore suicida gettandosi nel fiume, e nel 1826 muore il padre ovvero colui che voleva instradarlo lungo la via dell’arte letteraria e musicale. Privo dell’appoggio paterno, Schumann deve sottostare alla volontà della madre e del tutore che considerano la musica un’attività secondaria e progettano per lui un avvenire da avvocato.

La signora Carus e Schubert
Nel 1827 cominciano i primi amori che, vissuti all’insegna dello spirito romantico, costituiranno la fonte principale della sua ispirazione artistica. Si innamora di una ragazza di nome Liddy, ma la sua vera passione diventa la signora Carus, moglie di un medico, autentica musa ispiratrice, che lo sprona a perseguire la sua passione per la musica e gli fà conoscere i lieders di Franz Schubert che, folgorandolo, diventano per lui la più alta espressione musicale mai conosciuta. I lieders risvegliano in lui l'interesse per il piano e per la composizione: inizia, da questo momento, a trascorrere le ore suonando Schubert e musicando versi di Byron e componimenti scritti di sua mano.
Nel marzo del 1828 si diploma al liceo e dietro la spinta della madre sceglie di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza a Lipsia, poco distante da Zwickau, dove viveva. Bisogna sottolineare che benché la madre ostacolasse i suoi ideali Schumann aveva per essa una dedizione ed un amore assoluti, come testimoniano le numerosissime lettere scambiate tra i due fino alla morte di lei. Per quanto riguarda l’attaccamento agli affetti famigliari Schumann non era da meno di Chopin, il quale nutriva per i suoi genitori e per la sorella Ludwika un affetto smisurato.
Verso la metà di aprile fa il suo primo viaggio in Germania accompagnato dall’amico Gisbert Rosen che è diretto a Heidelberg per motivi di studio. Lungo il tragitto si ferma a Bayreuth e a Monaco. A Bayreuth visita una locanda in cui era solito abitare Jean Paul Richter, il suo idolo letterario. A Monaco si reca a trovare il grande poeta Heine, amico più tardi di Chopin e forse, insieme a Delacroix, uno dei pochi che abbia capito a fondo la grandezza del compositore polacco. Le letture di Richter hanno avuto su Robert sin dall'adolescenza una notevole e duratura influenza. E' affascinato dalle metafore stravaganti, dal sottile umorismo, dall'amore per il mistero. Inoltre da lui acquisisce un concetto che diventerà cruciale per il suo futuro letterario e musicale, ovvero l'idea di mascherare sotto due caratteri complementari i molteplici e contrastanti aspetti della sua personalità: per questo motivo adotterà gli pseudonimi di “Florestano” e di “Eusebio”, che rappresentano per lui l'eterno contrasto tra ragione e fantasia, la dialettica tra sogno e realtà.

Studente a Lipsia

Nel 1828 Robert si trasferisce a Lipsia in una piccola stanza in cui entrano a malapena il letto ed il pianoforte. Dalle lettere scambiate con la madre sappiamo che la città non gli piace. Gli mancano la natura, i boschi, gli spazi aperti di Zwickau. Questo lato del suo carattere trova un forte supporto nella mentalità poetica e filosofica romantica. Nel momento in cui contempla e si immerge nella natura, l’individuo si apre all’infinito e dissolve in esso i conflitti interiori provando la vera felicità. Il compito del poeta, del musicista, è quello di esprimere i sentimenti, gli stati d'animo che nascono da questa esperienza mistica. Anche lo spirito dell'ambiente studentesco, goliardico, nazionalista e guerriero non è di suo gradimento.
In questo clima di insoddisfazione personale accade un evento che risolleva il suo animo e dà una svolta decisiva al suo futuro: la signora Carus, la sua “musa”, si trasferisce a Lipsia. Nel suo salotto, dove abitualmente si tengono riunioni musicali, conosce musicisti di spicco e con essi si esibisce al pianoforte in quartetti e in quintetti e, in una di queste occasioni, conosce le due persone che cambieranno la sua vita: Friederik Wieck, notissimo pianista, e la figlia Clara, sua futura sposa, che ha appena dieci anni ma già mostra un talento pianistico che la renderà famosa.
Conscio di non essere un vero concertista e di comporre solo per istinto, ignorando l’armonia e il contrappunto, decide di sottomettersi alla dura scuola di Wieck. Comincia a prendere lezioni di piano con questo severo maestro che lo istrada verso lo studio di Bach e dei classici della musica. Benché Robert sia insofferente di fronte a studi e ad esercizi riceverà, anche se per breve tempo, una formazione che determinerà la sua avversione per la musica di moda, secondo lui superficiale e attenta solo al virtuosismo e agli applausi di un pubblico incompetente. Lipsia gli dà anche l’occasione di assistere a concerti di alta qualità nella celebre sala da concerto Gewandhaus.
Nonostante l’ambiente vada incontro alle sue aspirazioni musicali, per motivi non chiari chiede alla madre il permesso di trasferirsi ad Heidelberg, piccola cittadina vicino a Francoforte, ufficialmente per continuare i suoi studi di giurisprudenza in un ambiente più consono alla sua mentalità e con professori che, a suo dire, sono migliori che a Lipsia.