È successo tutto all'improvviso
Il 14 febbraio, al Santuario di Guadalupe avevamo affidato l'Italia e l'epidemia che già iniziava a serpeggiare. Ci siamo tornate in prossimità del nostro rientro dal Messico e la Vergine ci ha fatto un regalo, quasi una risposta alla nostra preghiera: «L'Italia, che condivide col Messico i colori della bandiera, è nelle mie mani».Visitare il Santuario della Guadalupe in Messico è sempre un evento.
Ogni volta è come la prima.
Non appena la vedi lassù, in alto, ti investe l'impressione forte di una presenza viva.
Non sei davanti a un quadro, ma come con la Sindone, sei davanti a una persona reale.
Cosi anche questa volta, mentre partecipavamo alla Messa nel Santuario, con la commozione alla porta degli occhi ecco che, subito, una nostra sorella messicana ci esorta: «venite!» . Immediatamente, quasi senza preavviso ci troviamo a salire una rampa di scale a ridosso dell’altare e in men che si dica eccoci lì, in ginocchio e in lacrime, davanti alla Tilma di Juan Diego
Eravamo vicinissimi. Nel luogo dove soltanto i papi o i personaggi più importanti si recano, eravamo faccia a faccia con gli occhi più misericordiosi che si possano incontrare... che grazia esserci anche per tutti voi!
Lourdes, Fatima, Medjugorije, santuari famosissimi dove la Madonna apparendo chiede sempre qualcosa: preghiere conversione penitenza.
Qui la Madonna appare a un piccolo indio e dice:«No estoy aquí que soy tu Madre? » La Madonna dice: sono qui, sono tua Madre. Chiedi ciò che vuoi!
«Sono qui» lo stesso nome di Dio. Lei è la Presenza, è l’ostensorio vivente del Verbo Incarnato. La Vergine è lì presente con il suo Figlio in grembo.
Il tempo è finito, dobbiamo scendere.
In sagrestia ci attende un mazzo di rose fresche: sono le rose benedette della morenita.
Un sacerdote si avvicina ce ne porge una a testa e dice: «Tenete questa è per voi! Non per il ricordo di una visita fatta alla Vergine ma perché la Vergine vuole stare con voi e non vi abbandonerà!»