Eucaristia: stella polare della vita
Nel giorno dell'Epifania, nella più assoluta semplicità, Angelo e Cristian hanno dato forma e volto alla loro vocazione. Un inizio timido, ma pieno di gioia e di consolazione. Nel fare memoria di questo giorno, desideriamo affidarli alla vostra preghiera.I Magi videro una stella, ne seguirono pazientemente la scia di luce, talvolta ne persero le tracce, ma sorretti dal desiderio arrivarono lì dove la stella li condusse. Il cammino dei Magi descrive benissimo quello di coloro che, sentendo il richiamo dell'Infinito, ne cercano la sorgente. Anche Angelo e Cristian, i nostri due fratelli, hanno avvertito questo richiamo e, il 6 Gennaio scorso, giorno dell'Epifania, hanno intrapreso l'anno di noviziato. Ciascuno di loro è generato da una storia assai diversa, ma entrambi, fin da piccoli, furono mossi da un moto di fede percepito e vissuto nelle loro famiglie. Angelo, di genitori meridionali, ha vissuto a Monza la sua adolescenza, ma ben presto le attività lavorative, le esperienze di varia natura lo hanno staccato dalla famiglia. Un percorso umano, il suo, in cui la luce della stella è stata più volte offuscata dal buio dell'errore e delle fragilità umane; tuttavia la preghiera incessante della sua mamma e della nonna Rita, non l'ha mai abbandonato. Cosicché la Provvidenza l'ha condotto in un cammino di giovani legati al Monastero delle Sacramentine di Monza e guidato da suor Gloria e Michele. Questo gruppo si chiamava IGAM, I giovani Adoratori Missionari, un acronimo che è il risultato della parola Magi letta a rovescio. Quell'appartenenza, oltre che luogo di salvezza, fu profezia del futuro vocazionale di Angelo.
Cristian viene da Bergamo. Nelle foto, da piccolo, il suo viso esprime già un’aria trasognante. Era un ragazzino attratto dalle sacrestie, amava seguire nonno Vittorio nella sua professione di sacrestano, tanto da prenderne il posto una volta cresciuto. Uno spazio propizio e - diciamo - facilitante per comprendere la propria vocazione! Tuttavia la vocazione è anche legata a un carisma e a un luogo, così il cuore inquieto e cercatore di Cristian l’ha condotto a fare discernimento altrove, in luoghi caratterizzati dalla presenza di Maria. Lì Cristian ha compreso che il suo spirito missionario poteva essere alimentato solo nell'adorazione eucaristica ed è stata la mano materna di Maria a condurlo fino a noi.
Per ognuno c'è una stella cometa: può essere un volto, una parola, un fatto, anche un errore o addirittura il peccato può essere la strada che il Signore usa per riportare i suoi figli alla verità.
Angelo e Cristian sono in cammino con la nostra comunità ormai, rispettivamente, da quattro e da due anni, essi sono frutto l’uno della preghiera dell'altro. In una nuova fondazione non mancano mai dure prove, dove uno sostiene l'altro con l'amicizia, con la correzione reciproca e la preghiera. Lavoro, studio, sorrisi e pianti, liturgia e servizio alla chiesa, incontri con il clero locale, testimonianze, l'amicizia fraterna e paterna dei monaci messicani hanno lastricato quel sentiero che ha condotto i nostri due ragazzi alla data del 6 Gennaio 2016, giorno della loro vestizione. Una data importante: festa dell’Adorazione, ma anche la solennità in cui si annuncia la data della Pasqua, l’inizio dell’anno giubilare della Misericordia, ma anche anno dedicato ai consacrati, per Angelo e Cristian non un arrivo ma un inizio: quello che li porterà ad essere Monaci dell'adorazione Eucaristica.
Nella veglia che ha preceduto la Vestizione abbiamo meditato sul simbolo della luce (la stella) e sul simbolo dell’Agnello: due simboli pasquali ed eucaristici. Due simboli che rimandano anche a Giovanni Battista che fu precursore e annunciatore di Cristo. Così noi monache, sentendoci per loro madri e sorelle, preghiamo affinché in questo anno giubilare la grazia di Dio possa abbassare ogni monte e riempire ogni valle e faccia risplendere nella vita di questi due novizi, ma anche in Italia quel Tempio del Signore dove arde la Presenza. Angelo e Cristian, avendo trovato come i Magi il luogo dove adorare il Signore, possano irradiare luce ed essere guide per quanti cercano la divina Sorgente.
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