Giardino della Bellezza: pronti? Via!

Iniziano i grandi lavori per l'allestimento del giardino della Bellezza dopo la pausa dovuta alla Pandemia. Ecco la prima giornata di lavoro, con i materiali calati dalla gru e l'innalzarsi dei primi parterre.

Si sta concretizzando, dopo i ritardi dovuti alla pandemia e ad altre questioni tecniche, il giardino della Bellezza progettato lo scorso anno da noi, Monache dell’Adorazione Eucaristica, per il Convento di San Francesco.
Nella mattina del tredici ottobre, sotto la protezione della Madonna di Fatima, grazie ai permessi della gendarmeria e alla solerzia di Davide Renzi, una gru ha calato dentro al chiostro di San Francesco materiali e piante per ultimare il giardino.
Ora sta prendendo forma, adorno di piante pregiate e frutti antichi di Enzo Maioli, uno dei maggiori vivaisti della penisola. È stato proprio Enzo, padre di Erica, a dirigere i lavori di allestimento dei parterre, piantando già i primi esemplari. Ogni pianta ha un significato simbolico: alloro e quercia presenti nello stemma della Repubblica; olivo, melograni e fichi e altri fiori menzionati tanto nella Bibbia che nell’opera dantesca della Divina Commedia.
Il prossimo anno, infatti, ricorre il VII centenario della morte di Dante Alighieri e, nel Monastero di San Francesco, anche grazie ad alcune tavole del pittore ebreo Emilio Ambron (Roma 1905 - Firenze 1996) sulla divina commedia, si vuole approntare un percorso che, unito ad altri eventi della Repubblica, vorrebbero contribuire a commemorare il sommo Poeta.
Ciò che per noi, però maggiormente conta, è che questo possa diventare un cuore pulsante nella città, un respiro di bellezza e di cultura che, catturando gli sguardi, ci aiuti a sollevarci più in alto, rispetto alle brutture cui siamo -purtroppo ormai - abituati. E non si tratta di rimuovere ingenuamente i rischi del presente, ma si tratta di trovare luoghi di contemplazione e di preghiera, di rivitalizzazione per poter vedere meglio e leggere più acutamente i problemi e le sfide che ci stanno davanti.
Il giardino della Bellezza è dunque rivolto alla città, ai suoi abitanti anzitutto, ma anche ai turisti che, non di rado, si affacciano lungo le nostre mura, a caccia di angoli preziosi e di ristoro.
In tal senso desideriamo ringraziare in modo particolare tutti gli amici che ci hanno aiutato, molti dei quali presto avranno il loro nome inserito nei mattoni di tufo dei parterre come avevamo promesso. Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno creduto e stanno credendo in questo progetto mettendo a disposizione, non solo risorse, ma anche competenze, stima e affetto nei nostri confronti. Cose tutte che edificano davvero la città prima ancora degli edifici e dei progetti.

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