La voce e il miracolo
Finalmente aperta a Padova la mostra su Sant'Antonio: La voce e il Miracolo. Un evento rimandato a causa della pandemia Covid che ora dà il via a un triennio di eventi antoniani. Antonio è forse il santo più popolare dopo san Francesco, certo quello venerato in più parti del mondo.Ripensare, nel 2020, a Sant’Antonio da Padova è una sfida. Secoli di storia hanno cristallizzato la sua figura dietro a miriade d’immagini, a volte sdolcinate, altre volte possenti: il giglio, il bambino, il saio francescano. Ripensare Antonio in relazione alla compagnia di quel grande santo Fondatore che cambiò la sua vita, Francesco, anche questa è una sfida.
La figura di Antonio ha fatto breccia nel cuore di molti. Non c’è angolo dell’America latina ove non si trovi la sua statua, non ci sono paesi o città senza una chiesa o una cappella a lui dedicata. Un santo amato, popolare di cui ognuno di noi, ha un ricordo legato all’infanzia.
Così, 27 artisti si sono messi in gioco, hanno indagato, letto pregato il Santo e ne è nato un florilegio di opere interessati il cui filo conduttore è la voce e il miracolo, titolo stesso della mostra.
La mostra chiude con uno sguardo ai luoghi di Antonio: un luogo mistico per Angela d’Ospina quello cioè di un paesaggio ventoso che s’ispira alle parole del Santo: ove non c’è pazienza verrà il vento a disperdere il sacrifico delle buone opere. Un luogo fisico e reale per Cleofe Ferrari, la quale ritrova pienamente Sant’Antonio nei profili della Basilica a lui dedicata con bagliore di luci e di ricami pittorici che tanto rimandano alla Cattedrale di Rouen di Manet. Un luogo famigliare e quotidiano per Amerigo Mazzotti che ci introduce con maestria e grazia dentro la casa di due devoti. E questa, forse, resta l’opera più significativa per chiudere la mostra. La cifra della potenza di Sant’Antonio: entrare nelle case, nella quotidianità di teli da stendere e panni da stirare, di uomini in pigiama e colazioni frettolose e restare lì a vegliare sui bisogni umani, come il suo ritratto appeso alla parete, discreto e silenzioso. Antonio c’è. Antonio rimane anche quando si abbassano i riflettori, le mostre, i pellegrinaggi e le celebrazioni. Sant’Antonio è dove sei tu, in casa tua.
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