Monachine per gli amici
Una bella sfida essere chiusi in un centro storico come San Marino, con il virus alle porte, senza giardino, in comunione con i tanti che soffrono nei loro pochi metri quadri di appartamento. Suor Maria Maddalena trasforma la paura in bellezza e ci regala stupende creazioni- Autore:
Siamo nel centro storico a San Marino, città sempre in fermento con i turisti che passeggiano per i vicoli... ora è silenzio, un silenzio assordante rotto solo dal suono delle campane e dagli autoparlanti che passano quasi intimando ai cittadini di rimanere a casa per evitare il dilagarsi del contagio.
Nel giro di poche settimane mi trovo a vivere come in un film, tutto è così surreale!
Sono cosciente di quello che accade, almeno credo, vivo in clausura, ma questa "clausura" che ci è chiesta dalle autorità del paese non è la stessa cosa rispetto a quella che osservo abitualmente.
Unico spazio per prendere un po' d'aria senza rischiare il contagio è il chiostro, improvvisamente mi sento chiusa tra quattro mura, l'dea di passeggiare ancora mi soffoca... sembra di vivere dentro la tela di Van Gogh “La ronda dei prigionieri”, (perché è un po’ così che mi sentivo all'inizio di questa vicenda prigioniera); tra i detenuti della "Ronda" c'è l’autoritratto del pittore che guarda in alto verso il sole e vede due farfalle.
Pensavo tra me che il virus avrebbe fatto piazza pulita di tutto e di tutti poi tornando nella mia cella un piccolo miracolo, mi affaccio alla finestra e vedo una farfalla bianca... che bello! Lo stupore mi assale, che meravigli! Allora il cielo c'è e noi non possiamo dare spazio alla paura soffocando la speranza, li fuori c’è ancora vita!
Ogni giorno riceviamo dagli amici italiani e di San Marino messaggi di sostengono. Vogliono sapere come stiamo se va tutto bene se abbiamo bisogno di qualcosa...
Perché in questo momento anche a noi monache da conforto sentirsi dire: "ci siamo", "non siete sole", "vi vogliamo bene", è tempo di astenersi dagli abbracci, ma un po’ di affetto virtuale non guasta.
Dai messaggi che arrivano mi accorgo che c’è un ritorno alla fede, l’uomo ha ancora nostalgia di Dio, allora penso come posso rispondere io a questo desiderio?
Desiderare significa, letteralmente, "mancanza di stelle", io nelle persone che ci scrivono e ci cercano percepisco una mancanza e, di conseguenza, come un sentimento di ricerca appassionata.
Allora un po' per vincere la paura e per rispondere a tanto affetto mi sono messa al computer e ho iniziato a disegnare le bamboline, destinandole alle persone più care e agli amici. La bambolina con la fiaccola rappresenta la fede, per esprimere la mia solidarietà al mio paese (l’Italia) e al paese che mi ospita (San Marino) ho inserito nei cuori che fanno da sfondo alle suorine le bandiere dei rispettivi paesi, ho disegnato nei cuori verdi il caduceo – simbolo dei medici – per dire il mio grazie agli assistenti sanitari e a medici (pensando a mia cugina anestesista che combatte questa battaglia in prima linea e a tanti amici di San Marino che operano fino allo sfinimento negli ospedali), poi un pensiero doveroso l’ho riservato ai sacerdoti che continuano ogni giorno a celebrare l’eucaristia specialmente a coloro che conosciamo e servendo la Chiesa hanno contratto il virus (e grazie a Dio sono guariti).
Ho pensato che un piccolo gesto un piccolo disegno forse anche insignificante, poteva essere il mio modo per dire a tutti il mio “ci sono”, “prego per voi” e vi ringrazio di esserci nella mia vita e in quella della mia comunità.