Veglia per la Pace

All'indomani dell'invasione russa in Ucraina, il 25 febbraio, la nostra Chiesa ha avuto l'onore di ospitare gli Eccellentissimi Capitani Reggenti, gli Ambasciatori d'Italia e la Consorte del Console dell'Ucraina, per una Veglia sulla Pace.

Tanti gli Ucraini presenti. Soprattutto donne che vivono a san Marino assistendo gli anziani. Donne giovani e meno giovani in lacrime, con i loro inconfondibili tratti: occhi azzurri, cappelli biondi visi piuttosto squadrati, sempre molto belli indipendentemente dall'età. È stato l'abbraccio caldo della preghiera, è stato il riaccendersi della speranza in molti cuori, dopo le notizie dell'occupazione russa. Nel cuore della Veglia, dopo la lettura del Vangelo in cui Gesù ci sprona da Amare i Nemici, c'è stata un piccolo lucernario durante il quale gli eccellentissimi Capitani Reggenti; Sergio Mercuri, Ambasciatore d'Italia; Enna consorte del Console ucraino; don Gabriele come rappresentante del clero feretrano; suor Maria Gloria, superiora del Monastero e Federica Bigi del Ministero degli Esteri, hanno , a turno, attinto la luce al cero pasquale e acceso una delle luci della Menorah. L'accensione voleva significare l'impegno di ciascuno per la pace. Era stato il nostro vescovo, mons. Andrea Turazzi, purtroppo impossibilitato a partecipare, a chiedere che in ogni casa si accendesse un lume a sostegno dell’Ucraina.
Al termine della Veglia è stata distribuita un'immagine della Madonna di Grushew, uno dei maggiori santuari ucraini con attaccato un piccolo ramoscello d'ulivo, preso dal nostro giardino della Bellezza. Un segno di pace per tutti, una pace che San Marino e tutti i suoi abitanti s’impegnano a difendere e a invocare nella preghiera.

Un breve video sulla Veglia