Ascolta figlia, guarda - 2

Vita della Beata Maria Maddalena alla luce del salmo 44
Fonte:
CulturaCattolica.it



Ascolta figlia, guarda, porgi l'orecchio
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre

Il padre progettò per la figlia un avvenire sicuro e felice promettendola in sposa a un giovane salernitano, di buona famiglia, esperto in commerci marittimi. Sulle prime Caterina oppose una qualche resistenza, ma in seguito aderì al volere paterno accettando di buon grado, dal futuro sposo, un cofanetto di splendidi gioielli quale pegno di nozze. Un giorno, recatasi in chiesa per assistere alle sacre funzioni, si adornò con quelle gemme e fermatasi accanto alla pila dell'acqua santa, lasciò che tutti l'ammirassero. Il padre la vide e indignato per quel comportamento la rimproverò con vigore. Caterina allora corse a casa e rifugiatasi nella sua camera si pose davanti allo specchio per rimirarsi, ma ecco d'un tratto nello specchio apparirle Gesù Crocifisso, col capo chino, grondante di sangue, che le disse: «Perché lasci me per una misera creatura?».
Compresa della chiamata Caterina restituì i gioielli al padre rivelandogli il proposito di consacrarsi a Dio. Alcuni mesi più tardi si fece accompagnare a Ischia di Castro in uno dei più fervorosi Monasteri dello Stato Pontificio denominato dei Santi Filippo e Giacomo. Una volta di fronte alla Badessa chiese il permesso di entrare a far parte della comunità. Ricevuta risposta affermativa, nonostante le rimostranze del genitore, con un balzo entrò in Monastero.
Iniziò così, nell'ascolto più pieno e nell'eccomi più pronto, dimentico della casa paterna, l'esperienza religiosa di Caterina.