Abbandònati alla Presenza forte del Bellissimo!
Parte dell'Omelia di S. Ecc. Mons. Luigi Negri alla Professione di Suor Maria Karola- Autore:
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È a causa del Figlio dell'uomo che tu compi oggi il gesto definitivo di abbandonarti a Lui.
Niente altro può mettersi oggi fra te e questa presenza misteriosa e definitiva di Cristo nella tua vita che attraverso la storia dei tuoi anni giovanili trova oggi la sua espressione compiuta. Abbandonati quindi, sorella carissima, a questa definitiva chiamata. Apri le braccia del tuo cuore e della tua intelligenza a questa presenza e vivi con Lui e per Lui. Niente può essere più profondo nella vita dell'uomo che questo stare umilmente di fronte a Lui e dare alla fisionomia stessa della nostra vita la forma del per Lui.
Quando qualche anno fa ho accostato per la prima volta il carisma di suor Maria Maddalena dell'Incarnazione (e parte del suo carisma - anche se in modo non diretto - arriva dentro la tua vita e dà forma alla tua esistenza) mi ha colpito questa osservazione, che mentre il mondo e soprattutto la Chiesa si avviava lungo un periodo terribile di attacco e di volontà di distruzione, il Signore suggerisse a una suora una congregazione in cui l'unica preoccupazione, l'unica forma, fosse l'adorazione. E qualche volta mi sono trovato a riflettere che questa adorazione ha certamente aiutato in un modo misterioso, che noi non sapremmo né documentare né descrivere, questa resistenza della Chiesa alla desacralizazione del mondo e della società, alla scristianizzazione del mondo e della società. Così che questa adorazione pura, semplicissima, povera, è certamente alla radice di tante esperienze di ripresa di vita cristiana che hanno caratterizzato il ventesimo secolo e che caratterizzano questo inizio del terzo millennio. Fai dunque tutto quello che il Signore si aspetta da te e - potremmo dire - niente. Il Signore non si aspetta niente nel senso e nell’ordine delle cose che si fanno. Si aspetta che tu sia tutta di Lui nel gesto dell'adorazione che accompagnerà la tua esistenza e farà vibrare la tua intelligenza ed il tuo cuore di questa presenza, modellerà la tua personalità secondo la misura definitiva di Cristo morto e risorto. Abbandonati, e non permettere che ci sia nulla in te e fuori di te che impedisca o attenui questa totalità di appartenenza. Sei tutta Sua, perciò sei tutta di te stessa. Bisogna imparare a morire per essere veramente liberi.
Abbandonati dunque, sorella, a questa misteriosa, straordinaria e semplicissima vocazione e vivine la totalità. Vivi la totalità del tuo essere per Lui e con Lui nel modo che certo, nella comunità in cui hai scelto di vivere definitivamente, trova una sua espressione singolare e per me significativa. Non è soltanto una testimonianza silenziosa di fronte alla Chiesa, ma un farsi carico della vitalità apostolica della Chiesa in tempi e modi che sono assolutamente e rigorosamente fissati. La tua vita di contemplazione saprà aprirsi a una testimonianza viva, attiva. Questa comunità ecclesiale non vedrà in te soltanto una testimonianza silenziosa, ma una testimonianza che sarà capace di farsi carico delle necessità e di favorirne la maturazione come intelligenza, come sensibilità, come capacità di creazione.
Questo stare tutta di fronte la Signore, di fronte a quell’Ostia consacrata che è l'inizio e la fine della storia, il senso profondo di ogni avvenimento, lo stare silenziosamente di fronte a questa realtà, spalancherà la tua vita a Lui, al suo mistero, ed Egli diventerà così giorno dopo giorno il grande affetto della tua esistenza, il grande amico e compagno delle ore, dei giorni. E mi auguro che questa affezione profonda e quotidiana saprà alimentare ed esprimere in modo sempre più vero e più significativo quella indubbia vena poetica che il Signore ti ha già ampiamente donato.