Doni per voi

Davanti al nostro presepe abbiamo pregato per voi. Chiediamo anche noi di ricordarci nelle vostre preghiera perchè continui insieme l'avventura della Bellezza!

Carissimi
quest'anno deponiamo la nostra preghiera attorno a un bellissimo presepe napoletano. Nella sua preparazione siamo rimaste incantate dallo sguardo nuovo della tradizione sulle realtà teologiche di sempre.

La greppia nel presepe napoletano è sempre in basso a dirci che Cristo è sceso fin dentro le nostre depressioni ed è venuto
ad elevarci.
È il primo dono che chiediamo per voi in questo Natale: che Gesù vi sollevi, vi sollevi dai mali, dagli affanni, dagli aggravi economici, dalle sgarberie e dalle cattiverie subite.

Nel presepe, artigiani, contadini e mestieranti si assiepano attorno alla grotta: sono simbolo dei Mesi e del tempo. Ad ogni mese un prodotto e ad ogni prodotto un Mestiere. Ma quanta qualità e naturalezza abbiamo perduto nei fast food da tutto sempre in tavola con importazione assicurata?
Così il secondo dono che chiediamo per tutti voi è il buon uso del tempo. Nel lavoro, nella Scuola che prepara alla vita, nelle relazioni familiari e nelle amicizie, nel tempo libero. Inoltre il gusto del tempo anche sulla tavola e dono di saper godere fino in fondo di ciò che è tipico di quel periodo dell'anno, di quella stagione.

Poi ci sono i due personaggi fondamentali, dopo la Sacra Famiglia: Benino e Niniello, il pastore dormiente, (dal cui sogno inizia idealmente tutto lo svolgimento del Presepe), e il pastore dello stupore (che sta davanti al Divino Infante con la bocca spalancata e la mano alzata).
Ed ecco, dunque, il terzo dono che chiediamo per voi a Natale: che possiate concedervi un po’ più di sonno e un po’ di riposo, per stare con Dio anzitutto; per stare con i vostri cari, i figli, il marito o la moglie, i genitori. Riposarsi in compagnia di una buona lettura, senza video petulanti e senza Fake news. E in aggiunta il dono dello stupore. Domattina stupitevi dei colori dell'alba, del cielo in una pozzanghera, della rugiada sulla ragnatela, del sorriso di un bambino, della bellezza delle anime sante.

Ecco: Gesù viene per fare di noi uomini nuovi. Guardiamoci con occhi nuovi, senza il danno dello sguardo abituato. Sia nuovo lo sguardo verso famigliari e vicini di casa e di lavoro; sia nuovo lo sguardo verso la vita e il futuro; sia nuovo lo sguardo verso noi stessi e le nostre personali difficoltà, perché Colui che viene davvero ci rende nuovi e vicini al progetto di Dio per noi.

Sono belle le Natività antiche! Come quella nel logo in alto, dove Maria sta retta come una castellana e, voltando le spalle al Figlio, guarda verso l’esterno. Sì guarda noi per dirci che lei, vergine, è Madre per sempre. La sua maternità non si è conclusa sul Golgota o nel giorno in cui fu portata in Cielo ma continua verso di noi, ogni giorno.



Bella quella di Lucas Cranach il vecchio, che abbiamo scelto come cartoncino di auguri. Due pastori, simili ai Benino e Niniello napoletani, sono già arrivati alla grotta, hanno ascoltato il canto degli angeli e hanno visto una Madonna dai capelli d'oro adorare il Figlio. Questi è un Bimbo tanto semplice da essere proprio un figlio d'uomo e tanto bello da essere Dio stesso.



Sotto di lui sta un rudere che pare proprio un'arcata delle nostre cantine cinquecentesche le quali, anch'esse, han bisogno d'esser fatte nuove.
Così mentre noi deponiamo davanti al Bambino la richiesta dei doni per voi, chiedete per noi il dono di una vera Bellezza, nello spirito anzitutto, ma anche nei luoghi dove viviamo e dove speriamo presto di accogliervi.
Abbiamo infatti avviato una nuova una campagna con IdeaGinger. per rendere più funzionali e accoglienti gli spazi nel Monastero di Pietrarubbia per la quale chiediamo ancora il vostro aiuto!
Nell’augurarvi un Santo Natale preghiamo quindi per voi, davanti a Gesù, che, nella vostra vita, egli faccia nuova ogni cosa.



Tanti infiniti auguri con il nostro affetto, la nostra gratitudine e la nostra preghiera