Il miracolo di Adriana

Ogni nostra storia è un miracolo, ogni giorno lo tocchiamo con mano.
Autore:
Bagotta, Sonia
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Pietrarubbia, 6 giugno 2010

Colui che sedeva sul trono disse:
“Ecco, io faccio nuove tutte le cose”
(Apocalisse 21,5).

Adri ha scelto questa frase dalle Sacre Scritture per suggellare uno dei momenti più importanti della sua vita: la sua “Vestizione” tra le Monache dell’Adorazione Eucaristica.

I giorni che hanno preceduto questo meraviglioso evento, così come quelli successivi in qualche modo hanno dato vita a queste parole, in ogni istante …
Durante questa settimana di festa, in monastero erano presenti anche i genitori di Adriana, che sono giunti per l’occasione dall’Ungheria; László e Catalina non vedevano la figlia da ben otto anni, è stato davvero emozionante assistere a questo ricongiungimento.
Con loro abbiamo condiviso momenti intensi, le lacrime spesso si mescolavano al sorriso dando sapore ad ogni gesto anche al più piccolo.
È stato bello condividere con loro le giornate, non parlavamo la stessa lingua, ma l’intesa era ugualmente perfetta! Spesso queste circostanze ci insegnano che per arrivare all’altro le parole non servono… sono sufficienti uno sguardo, un abbraccio, un sorriso, un gesto semplice per entrare uno nella vita dell’altro.
Quante mani ho visto in questi giorni tendersi una verso l’altra, quante mani ho visto posarsi sulle spalle uno dell’altro in cerca di un abbraccio, per comunicare quanto le parole non sarebbero riuscite a dire.
Amare senza aspettarsi in cambio di essere amati, dare senza pretendere di ricevere, invitare senza sperare di essere invitati, sostenere senza chiedere di essere sostenuti; tutto questo hanno inaspettatamente sperimentato i genitori di Adriana durante i giorni di convivenza con la Comunità.
Si tratta dell’amore senza condizioni che fa’ comprendere all’uomo di ogni tempo il senso stesso della vita.
La veglia di adorazione e di preghiera dedicata ad Adriana è stata sicuramente uno dei momenti più intensi e commoventi.
Si respirava un clima molto disteso e di intensa comunione tra i presenti, si sentiva forte, che tutti quella sera, si stringevano attorno ad Adri con lo stesso calore e lo stesso affetto. La Comunità ha animato la preghiera ma ha visto anche la partecipazione commossa di genitori e amici.
Significativo il gesto compiuto a conclusione della veglia di preghiera. Alcuni dei presenti hanno portato all’altare un pugnetto di terra (ciascuno di noi è terra benedetta da Dio su cui egli edificherà la sua casa), depositandolo ai piedi di Gesù presente nell’Eucaristia e leggendo un passo biblico. Così i presenti hanno testimoniato il desiderio di edificare insieme ad Adriana il campo su cui Dio vuole costruire la sua città.

Bello che il giorno della Vestizione di Adri abbia coinciso con la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. C'era veramente tutto, eppure tutto era nella più grande semplicità: la commozione dei genitori, il canto della comunità con le monache agostiniane, la lettura Vangelo e di due preghiere nella madre lingua da parte di Blanca una cara amica ungherese di Romagnano.
Se ci accostiamo a questo avvenimento con gli occhi della fede è impossibile non scorgere in esso il disegno di Dio nella storia di questa “giovane donna”.

Il Signore ha dato una conferma a lei rimanendogli fedele, lei ha dato una testimonianza a noi con la sua totale adesione a Cristo.

A lungo hai atteso questo momento.
Eppure, Gli sei stata vicina con la tua presenza,
mentre ti dedicavi alla cura dell’orto, del giardino e degli animali.
Il tuo fare umile e grato diventava preghiera.
Contemplazione dell’Altissimo in un germoglio ed in un gattino!

Lunghe distanze, storie diverse, paesi lontani si fanno vicini
Con Lui e per Lui.
Non c’è più giudeo né greco, né uomo né donna in Lui.
Tutti, infatti, veniamo da Lui e viviamo di Lui,
anche se non sempre con Lui.

Lui ora è lì, nascosto nell’Eucaristia,
ma ti attende come Sua sposa vestita di bianco.
Lui è qui, nel tuo cuore di amante.
Diventa desiderio di Dio!

Questa è Adri, così come l’ha raccontata Valeria, sorella gemella di sr Karola, in questa poesia a lei dedicata.
Grazie Adri e... Buon cammino!!!