Il nome dell'Amore

La Professione di Sonia, il 21 luglio, viglia della festa di Santa Maria Maddalena, è stata una festa. Per lei, per tutti noi, per i suoi parenti e i suoi amici, soprattutto per la mamma, Marisa, che coraggiosamente l'ha accompagnata in quest anni.
Autore:
Zuntini, suor Maria Karola
Fonte:
CulturaCattolica.it
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21 luglio 2013:
Sonia si consacra all’Amato emettendo i voti semplici. Sceglie un nuovo nome che esprime tutto il carico di amore e di dolore per Gesù: Maddalena.
In questo nome è racchiuso il programma di una vita: le lacrime del passato, l’affetto del presente ed un legame eterno, indistruttibile, per il domani.
Tutto era scritto per Sonia: si chiamava Maddalena di secondo nome… lei ancora non sapeva quale vita avrebbe vissuto, la decisione che avrebbe preso, ma Dio aveva già scelto per lei, aveva già scelto lei. Dio per lei aveva già pensato a tutto, raccogliendo i battiti del suo cuore. Chi avrebbe scommesso sulla Maddalena duemila anni fa? chi avrebbe creduto che anche Sonia (recentemente colpita da un lutto per la morte del papà) avrebbe rotto il suo vasetto per Cristo?
Eppure, con quello stesso olio, il Signore l’ha unta, l’ha voluta sposare, perché Sonia ha mosso i suoi passi nell’umiltà, nella fatica, a volte persino nell’incertezza, nella sofferenza…che fa volare basso. Sicuramente Sonia ha dubitato più volte di se stessa, ma mai del Figlio dell’Uomo! Nel silenzio e nella preghiera ha chiesto la mano di Maria per camminare insieme a Lei verso Gesù.
In famiglia recitava il Rosario con la mamma, dopo la conversione, opera di un altro grande santo, Padre Pio, che l’aspettava dentro un convento cappuccino.
Cristo ha preso Sonia così com’era, per trasformarla in Maddalena, per ricercandone l’amore, rincorrendola pazientemente; Lui ama così: rincorre, mendica, contro tutto e contro tutti, in punta di piedi, con delicatezza. Quando però parla, il vasetto si rompe ed ecco Sonia si sente chiamata per nome. Lui, dentro la sua Chiesa, ha bisogno di lei, che ora profuma come la Maddalena.