Natale e la zuppa di pietra!

I nostri auguri di Natale si trasformano in un ringraziamento per tutti!
Per i nostri lettori, per i nostri sostenitori, per i nostri amici per i nostri parenti per tutti coloro che ci pensano. Le tegole del nostro tetto ci parlano ogni giorno di voi. Grazie di cuore!
Autore:
Monache dell'Adorazione Eucaristica
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Siamo giunti al Natale e, nonostante le luminarie, i piccoli o i grandi preparativi che ogni famiglia, ogni comunità, si appresta a fare, l’atmosfera resta un po’ cupa. Sarà forse la crisi imperante, saranno le notizie di cronaca (sempre più nera), saranno i dibattiti sui problemi etici e morali di cui si parla fino alla nausea, il fatto è che sempre più frequentemente volti tristi e preoccupati approdano al nostro Monastero per cercare un po’ di pace, di luce, di calore.

Giunto il momento di formularvi i nostri auguri ci è nato in cuore il desiderio di dirvi e darvi qualcosa di bello. Vogliamo per un attimo raccontarvi una favola vera. Sì, come le favole che un tempo si raccontavano ai bambini, attorno al fuoco, sgranocchiando castagne abbrustolite o biscotti fatti in casa. Una favola proprio così, come quelle di una volta che ti lasciano col fiato sospeso fino alla fine e che poi ti fanno sorridere e piangere insieme perché sono belle e fanno bene al cuore. Con una differenza però: la favola che vi stiamo raccontando è proprio vera e l’avete scritta voi.

Un giorno non lontano, come sapete, una nevicata solenne ha distrutto grondaie e scardinato tegole di gran parte del tetto del Monastero e della Chiesa.
A giugno di quest’anno ancora non potevamo iniziare i lavori perché non ci erano arrivati fondi o aiuti da nessuno: l’assicurazione non aveva pagato, i fondi europei non erano disponibili, quelli della regione men che meno. Che fare? A una di noi è venuta l’idea di lanciare una campagna: metti una tegola sul tetto. È il caso di dire che sono piovute tegole dal cielo senza numero!
Ed ora siamo qui a ringraziare! Gli aiuti dello stato o degli enti pubblici non sono ancora arrivati, ma stiamo affrontando l’inverno con grande serenità: i tetti sono riparati e la maggior parte della spesa è stata pagata! Certo non abbiamo terminato, forse nemmeno con i lavori, tuttavia essere giunte fin qui è stato un grande dono! Un dono carico dei vostri volti e del vostro pensiero amorevole per tutte noi. Ci siamo ricordate allora di un fatto a cui raramente si pensa: nel corso dei secoli le grandi cattedrali, le basiliche e le abbazie sono state costruite grazie alla generosità di tanta gente comune che ha espresso, con la forza del proprio lavoro, la bellezza in cui credevano. Ma anche oggi è così! Anche oggi molti cristiani comuni, senza grandi risorse economiche, persone credenti – e spesso, credetemi, anche non credenti o poco praticanti – guardano ai Monasteri e agli uomini e donne di Chiesa come a un punto di forza e di speranza! E la bellezza è il frutto maturo della speranza! Chi non spera non investe in nulla e tiene le sue risorse solo per sé.
Il Signore attraverso di voi ha fatto con noi un investimento: questo è il più bel regalo di Natale. Non solo ora abbiamo un Monastero che, spogliato dai segni della sua vecchiaia, sta uscendo allo scoperto in tutta la sua bellezza, ma il Signore ha voluto allietarci con il dono di altre due vocazioni. Tina, di Roma, è entrata ufficialmente nella comunità il 23 settembre, giorno di padre Pio, mentre Danuta, di Ostra, il 1 ottobre.
Dio, davvero, non ha dimenticato gli uomini, ma investe su di noi come un padre investe sui figli ogni volta che ne dà alla luce uno! Per noi Tina e Danuta sono come una pietra donata alla vera costruzione che si sta edificando, quella spirituale. Con le tegole che ci avete donato non ci sono giunte solo le vostre offerte, ma anche le vostre preghiere, la vostra vita che ormai canta con noi ogni mattina la gloria di Dio!
Nelle chiese dell’Adorazione Eucaristica è Natale tutti i giorni perché Cristo appare nella fragilità e nello splendore per ricordare ad ogni uomo che Dio lo ama e ha fatto con lui un investimento per il futuro.
Così è questo il nostro augurio: Dio ha investito su ciascuno di noi perciò il futuro sarà pieno di speranza e non di sventura! Per questo vi lasciamo in dono questo racconto: la zuppa di pietra. Una favola antica che conosce molte versioni: una favola bella, ma per noi è soprattutto vera perché ricalca quanto abbiamo vissuto con il vostro aiuto. Lo straniero che ha lasciato quel sasso al villaggio, è Cristo in mezzo a noi, ma la zuppa cucinata è il nostro monastero che può continuare a spandere la fragranza della vita cristiana grazie alla vostra preziosa carità.
Il 6 gennaio, nel pomeriggio, grazie a Danuta che è una bravissima pianista e a Caterina May, violoncellista, organizziamo in Monastero un Concerto di ringraziamento per tutti voi e per il Signore. Chi potrà partecipare sarà il Benvenuto. Nel sito metteremo la locandina col programma
Vi portiamo con noi nella notte di Natale davanti alla culla del divino Infante: a tutti un grande augurio di ogni bene!

Sr Maria Gloria, sr Maria Karola, sr Maria Teodora, sr Maria Adriana,
Irene, Sonia, Vera, Tina, Danuta

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