Gennaio: Morirò al cadere delle foglie
Vogliamo prolungare il nostro anno giubilare vivendo con Madre Maria Maddalena questo grande giubileo della Speranza. In ogni mese guardiamo a qualcosa accaduto alla nostra Beata per rileggere convenientemente la nostra vita e i segni dei tempi.
Nei primi giorni di Gennaio del 1824, ovvero 201 anni or sono, Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione riceve una notizia sconcertante: morirai al cader delle Foglie.
Il pensiero corre irrimediabilmente a quelle persone che nella loro vita ricevono una simile notizia per loro stessi o per qualcuno ad essi molto caro: restano pochi mesi di vita.
Quale speranza per chi vive questa condizione? Quale conforto dare? È sempre difficile dare speranza a chi sa di non averne più per quanto concerne la vita e il tempo presente.
Eppure le più grandi cose sono nate attorno a coloro che sapevano di avere davanti a sé un punto fisso: la morte, quale esito sicuro della loro esistenza. Penso a Chiara Corbella, oppure a Benedetta Bianchi Porro; penso a Carlo Acutis cui la Madonna aveva detto che sarebbe morto giovane… e l’elenco potrebbe continuare.
Madre Maddalena nell’ultimo anno della sua vita ha messo tutta sé stessa in ogni cosa come mai. Ha vissuto, come dirà circa un secolo più tardi Charles de Foucault, ogni suo istante come fosse l’ultimo. Cioè ha vissuto fino in fondo le più piccole e le più grandi cose!
Ma un altro elemento che emerge di fronte a una simile notizia è il bilancio della vita. Che cosa ho fatto e che cosa dovrei fare? Soprattutto a chi chiedere perdono?
Spesso siamo impossibilitati a chiedere perdono a chi vorremmo, oppure abbiamo bisogno di perdonare anzitutto noi stessi. Facciamo bilanci sulla nostra vita e non sempre ci valutiamo correttamente o ci sembra di non aver fatto nulla di particolarmente meritevole. Ma il fatto che noi esistiamo, abbiamo amato nella semplicità dei giorni: ciò è altamente meritevole! Forse ci manca una cosa sola, abbandonare tutto di noi stessi nelle mani della misericordia divina: cose buone e cose cattive!
Una frase importante il Papa ci lascia nella Spes non confundit: la speranza non confonde (non delude) ed è questa: Non rinunciamo alla Confessione, ma riscopriamo la bellezza del sacramento della guarigione e della gioia, la bellezza del perdono dei peccati!
Siamo perdonati, e ogni istante della nostra vita è prezioso per noi e per gli altri: questa è la grande bellezza della vita e la grande speranza