S.O.S: urge una stella per noi

Amici la storiella di Dino Buzzati che sta accompagnando il nostro tempo di Avvento 2017, ci offre lo spunto per lanciare un S.O.S.

Ecco un sunto della storiella di Buzzati che potrete scaricare anche sul nostro sito a questo indirizzo.
Poiché dobbiamo completare il pagamento della Casa di Accoglienza, che - per varie ragioni - pensavamo estinto. Vi chiediamo di accendere anche nel nostro Cielo una stella: un vostro piccolo contributo sarebbe una goccia preziosa nel mare dei 100.000 euro che dobbiamo versare!


CE N'É TROPPO DI NATALE
Nel paradiso degli animali, l'anima del somarello chiese all'anima del bue:

- Ti ricordi per caso quella notte, tanti anni fa, quando ci siamo trovati in una specie di capanna, e là, nella mangiatoia……?
- Lasciami pensare... Ma sì, - rispose il bue - Nella mangiatoia se ben ricordo c'era un bambino appena nato. (…)
- E, a proposito, lo sai chi era quel bambino?
- Come faccio a saperlo? Era gente di passaggio se non sbaglio. Certo era un bellissimo bambino Chi era?
L'asinello sussurrò qualche cosa in un orecchio al bue. (…)
- Da allora, gli uomini, ogni anno, fanno gran festa per l'anniversario della sua nascita. Per loro è la giornata più bella. Tu li vedessi. È il tempo della serenità, della dolcezza, del riposo dell'animo, della pace, delle gioie familiari, del volersi bene. Perfino gli assassini diventano buoni come agnelli. Lo chiamano Natale. Anzi, amico, mi viene un'idea. Già che siamo in argomento, perché non andiamo a dare un’occhiata.?

Partirono. Lievi, lievi, planarono dal cielo sulla Terra, puntando verso una miriade di lumi: era una grandissima città. Ed eccoli, il somarello e il bue, invisibili, aggirarsi per le vie del centro. (…) Era uno spettacolo impressionante, i mille lumi delle vetrine, i festoni, le ghirlande, gli abeti e lo sterminato ingorgo di automobili che tentavano affannosamente di andare avanti e il formicolio vertiginoso della gente che andava e veniva, entrava ed usciva, si accalcava nei negozi, si caricava di pacchi e pacchetti, tutti con un'espressione ansiosa e frenetica, come se fossero inseguiti. A quella vista il somarello sembrava divertito. Il bue, invece, si guardava intorno con spavento.(…)

Per le strade, nei negozi, negli uffici, nelle fabbriche, uomini e donne parlavano fitto fitto scambiandosi l'un l'altro, come automi, delle monotone formule. "Buon Natale, auguri, auguri, felici feste, grazie, auguri, auguri, auguri". Era un brusio che riempiva la città.(…)
- Dimmi, tu che sei pratico - chiese il bue, ancora poco persuaso – ma sei proprio sicuro che non siano tutti pazzi?
- No, no, è semplicemente il Natale.
- Ce n'è troppo di Natale, allora. Ma ti ricordi quella notte, a Betlemme, la capanna, i pastori, quel bel bambino? Era freddo, anche lì, eppure c'era una pace, una soddisfazione. Come era diverso!(…)
- E quei tre ricchi signori che portavano regali, li ricordi? Come erano educati, come parlavano piano, che persone distinte. Te li immagini, se capitassero in mezzo a questa baraonda? E la stella? Non ti ricordi che razza di stella, proprio sopra la capanna? Chissà che non ci sia ancora. Le stelle di solito hanno vita lunga.
- Ho idea di no - disse il bue, scettico. - C'è poca aria di stelle, qui.
Alzarono i musi a guardare, e infatti non si vedeva niente.


Carissimi, tra la frenesia dei preparativi di Natale ricordatevi di alzare lo sguardo in cielo e, se tra le stelle trovate anche noi come stella guida per la vostra vita, sosteneteci per poter essere più luminose e visibili per il cammino di altri pellegrini!
Come anticipato qui sopra ci mancano 100 mila euro per completare l’acquisto della foresteria…non ci sono mai stati l'asino e il bue, ma sarebbero contenti anche loro del vostro generoso aiuto! Saprebbero che quella casa potrebbe essere la stella più luminosa di questo Natale.

Con questa storiella vi auguriamo di cuore un caldo e luminoso Natale e vi ringraziamo anticipatamente per la stella che accenderete anche per noi!
Le vostre madri, sorelle e figlie, Monache dell’adorazione eucaristica