Si può vivere così!

Nello sconcerto dei giorni, nell'affanno dei lavori, nel sapore amaro delle sconfitte e nel segreto di molte vite, Dio prepara una storia, anzi mille storie che poi convergono in un'unica grande avventura: Si può vivere così. Tina e Danuta ci hanno creduto.
Autore:
Monache dell'Adorazione Eucaristica
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Giorni di afflizione e giorni di grazia. Giorni di fatica e giorni di bellezza! Ogni giorno ha il suo senso, ma occorre afferrarlo nel segreto profondo che la circostanza porta con sé. Non potremo mai conoscere fino in fondo il valore del tempo, dell’attesa, del senso della storia che plasma la vita e la coscienza. Così, la nostra comunità, in breve si è fatta grembo cullando la storia, la chiamata, la vocazione di due nuove vite. Preparate per noi fin dall’eternità. Non scelte per caso o trovate all’ultima ora, ma volute da Dio per noi fin dall’eternità, con quelle storie piene di senso e di fantasia, infinite; come Dio.

Ed ecco allora Tina, una vocazione matura eppure dalla giovinezza straordinaria nell’anima e nello sguardo, nella vita. Un incontro apparentemente casuale, maturato sì, davanti al Santissimo Sacramento, ma realizzato attraverso una ricerca in internet. Tina ci scrive una quaresima di qualche anno fa. Ci trova così, semplicemente. Cercando un posto per trascorrere il triduo pasquale, Tina ha trovato il luogo della Pasqua, della sua vita. Ci siamo incontrate e ci siamo riconosciute, sorelle per la vita. Dal 23 settembre, anniversario del nostro arrivo a Pietrarubbia, lei è con noi, dono del Cielo.

Poi Danuta. Una storia che comincia lontano. La bella amicizia col padre Gianfranco, con la madre Bozena e con la zia Magdalena, polacche. Danuta l'abbiamo vista una sola volta, quasi per caso. Eppure Qualcuno lavorava per noi, dentro le pieghe della Bellezza, qualcuno stava preparando la strada per un grande lavoro. Per noi dentro la fatica di costruire una storia una comunità, in Danuta dentro la passione per un’esperienza che la guidava a cercare il bello dentro la musica, il piano forte, il canto corale.
La zia Magdalena ce l’aveva raccomandata nella preghiera, tanti anni fa, ma nessuno di noi avrebbe potuto immagine di vederla varcare il 1 ottobre di quest’anno la soglia della nostra clausura, con tanti comuni amici, con quel dolore sommesso per lasciare tanti volti amati eppure con quella gioia profonda che solo il sapore del dono di sé può avere.

Sì, è proprio vero! Si può vivere così! Si può dire davvero: Vieni in questa compagnia! Se tu ti immedesimi in questa compagnia, la tua fisionomia, il tuo carattere, la tua personalità rivive, rinasce; scopri di sentire, di fare, di capire cose che non avresti mai pensato (Mons. Luigi Giussani).