Non prendetevi mai riposo

Nell'ora grave della Chiesa, la preghiera e la speranza non devono morire. Lenostre voci devono svegliare l'aurora. Una riflessione di suor Karola.

Voi, che rammentate le promesse al Signore, non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo, finché non abbia ristabilito Gerusalemme e finché non l'abbia resa il vanto della terra.

Questo passo del profeta Isaia, (62,5-7) interroga ogni cristiano; un esame di coscienza, uno specchio in cui ritrovare la propria forma o vedersi spaventosamente deformati, perché infedeli al mandato.

Non prendetevi mai riposo, nella fede e nell'amore, nella speranza e nella gioia: la vita di un cristiano risuona così, senza sosta, senza soluzione di continuità, ma con unità impressionante, una passione spudorata per Gerusalemme, ossia per il Regno di Dio.
Gerusalemme per un Ebreo è tutto: il culto, la gloria di Dio, la dignità di un popolo, di un'alleanza unica, preferenziale ed irrevocabile.

Non prendetevi mai riposo per la giustizia, la verità e la bellezza; per il Vangelo, per la Chiesa, per la salvezza delle anime, affinché nessuno resti i dietro per il nostro silenzio, la nostra pigrizia, le nostre omissioni e peccati.

Non prendetevi mai riposo per consolare il Signore, per prepararGli una degna dimora sulla terra, perché è venuto e ritornera; non prendetevi mai riposo affinché trovi ancora la fede sulla terra.
Non prendetevi mai riposo per il trionfo di Cristo, ad ogni costo
Non prendetevi mai riposo per salvare le vostre vite, per stare comodi e tranquilli quando ancora è sconosciuto il nome di Gesù; non riposate quando Cristo non interessa piu a nessuno e rischia di essere spodestato persino della sua Croce.
Non statevene indifferenti, ma chiedete il Pane della Parola dei Sacramenti, della Sua Presenza; chiedete il rispetto eterno per le cose sacre; non riposate quando il Mistero viene vanificato nella sue essenza, quando si dilegua la radice dei nostri gesti.

Perche' nemmeno il Signore si riposa, prende sonno, nemmeno Lui dobbiamo far riposare; Egli deve rimanere desto come noi, piu di noi, infatti anche quando ha gli occhi chiusi veglia.
Allora, in qualche modo, la nostra vigilanza obblighera' Dio a non addormentarsi, noi non dormiremo ma nemmeno Lui potrà permettersi riposo.
Svegliamo l'aurora.