Sonia, bambina di Dio

Il breve, ma intenso racconto dei giorni che hanno accompagnato Sonia alla vestizione. Il racconto di gente che parla con Dio, attraverso gli occhi di Vera, prossima anch’ella a fare il grande passo
Autore:
Mazzotti, Vera
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Il 28 Agosto Sonia ha messo l’abito da novizia. Quell’abito che la sua mamma ha preso dalle mani della Madre e ha portato a Gesù nel vespro del giorno prima.
Non se l’aspettava: la Madre Gloria l’ha chiamata con un cenno della mano: «Vieni, vieni!». La mamma Marisa si alza: «Io?…» esita, poi si avvicina alla porta della sagrestia attraversando la chiesa commossa e attenta. Marisa riceve dalle mani della Madre quel cestino pieno di biancore e, facendo attenzione ai gradini, lo porta fino all’altare maggiore. Gesù dall’ostensorio la guarda e lei sente questo sguardo su di sé. Si ferma, non sa dove appoggiare il carico prezioso, che sembra essere la figlia stessa. Alla fine lo depone ai piedi dell’altare e rimane in piedi a fissare Gesù: «Pensaci Tu!» Un breve ma intenso colloquio di sguardi e la mamma è vinta dal bagliore di quel pane spezzato che ha attirato già la figlia e ora attira lei. Non ci si può dire proprio tutto in questi momenti: mamma Marisa tira indietro le lacrime, si volta e ritorna al suo posto.
La stessa scena si ripete anche alla veglia, la sera stessa. Gli attori sono altri: Don Gabriele - nel momento in cui ognuno è chiamato a infilare una pallina di rosario, segno di vicinanza nella preghiera, nel filo rosso sul pavimento - si alza al suo turno e, stando in piedi, raccoglie una pallina dal cestino. Poi volge lo sguardo a Gesù e si inginocchia. Con fare brianzolo cerca di adempiere in modo efficace e sbrigativo al gesto, sempre restando in ginocchio e sempre fissando Gesù. Ha negli occhi quasi una sfida, un amore, un dolore, ma sta retto di fronte all’Altissimo, sta come davanti ad un baratro e non teme. È cosciente che il passo che sta facendo Sonia è molto importante. Poi si alza e ritorna al posto.
L’ultima ad alzarsi, anche lei con cipiglio lombardo, è la Sonia: è tesa e sicura come una freccia. Adempie anche lei al suo dovere stando in ginocchio di fronte a Gesù, inizialmente sfidandolo, poi, sentendosi sfidata a sua volta, congiunge le mani e abbassa la testa: è il suo fiat! Risolleva lo sguardo: Ti ha fatto una promessa. Lo sguardo si prolunga e non ci sono parole che descrivano il dialogo tra la creatura e il creatore che si affidano l’una all’Altro reciprocamente.
Il giorno dopo, per tutta la cerimonia della Vestizione, una gran pace: quando esce dalla sagrestia tutta bianca è felice e pronta ad abbracciare il mondo. È nata una nuova bambina di Dio!