La corona d'Avvento che cos'è?

Si diffonde sempre di più l'usanza delle quattro candele d'Avvento, ma in che cosa consiste? E come celebrarla in casa con i propri figli per renderre il simbolo più comprensibile? Ecco un piccolo itinerario che i giovani IGAM hanno ideato e messo a disposizione.

La "Corona di Avvento" ha come base delle candele un tema legato alla natura: foglie di alberi (abete o pino) in genere; questo simboleggia la vita, perché Cristo che sta per venire al mondo sconfiggerà le tenebre, il male e la morte.
La corona poi ha una forma circolare perché fin dai tempi più antichi il cerchio rappresenta il segno dell'eternità e al tempo stesso dell'unità; la sua forma circolare ricorda il ciclo delle stagioni, la fedeltà di Dio verso l'uomo.
La "Corona di Avvento", inoltre, è segno di regalità e di vittoria (basta ricordare che nella Roma Antica i vincitori delle guerre e dei giochi venivano insigniti di corone d'alloro). Gesù è Re e non un bambino qualsiasi.
Per la corona vengono utilizzati in genere i rami di pino o di abeti verdi: simbolo di vita eterna e segno di speranza.
I rami ricordano anche l'entrata a Gerusalemme di Gesù, che venne accolto con foglie verdi e salutato come Re e Messia. Di solito la "Corona di Avvento" viene ornata con nastri rossi o viola: il rosso simboleggia l'amore di Gesù, mentre il viola è segno di diponibilità al cambiamento e alla conversione in attesa della venuta del Messia.

L’accensione delle 4 Candele
: l'accensione di ogni candela indica la vittoria della Luce sulle tenebre che avviene con la venuta del Messia; le candele rappresentano Speranza, Pace, Gioia e Amore, mentre la corona è simbolo di unità ed eternità.

La corona d’Avvento non è un segno antico, nasce piuttosto dalla fusione di più tradizioni. Anzitutto quella scandinava, attorno al 1600, quando il culto per Santa Lucia era ancora vivo. Protestanti e cattolici facevano indossare alle fanciulle (e questo in alcuni luoghi avviene ancora) corone luminose per indicare la vittoria di Cristo sulle tenebre. Verso la fine del 1800 un pastore protestante, Johann Hinrich Wichern (1808-1881), realizzò corone che prevedevano un alto numero di luci, al fine di raccogliere fondi per bambini senza tetto. L’idea incontrò il favore di molti e, con il passare del tempo, la corona si semplificò assumendo la forma liturgica delle quattro candele, come quattro sono le settimane dell’Avvento.

Nella prima domenica di Avvento si accende la "Candela del Profeta" o "Candela della Speranza";
nella seconda domenica di Avvento la "Candela di Betlemme" o "Candela della chiamata universale alla salvezza";
nella terza domenica di Avvento si accende la "Candela dei Pastori" o "Candela della gioia";
infine nella quarta e ultima domenica di Avvento si accende la "Candela degli Angeli".
Le candele si accendono una a settimana: il sabato sera o la domenica mattina. Nelle case private, l'accensione secondo la tradizione viene fatta dal più piccolo della famiglia.

Le Candele della Corona di Avvento

La prima candela della "Corona di Avvento" è la "Candela del Profeta" e ricorda i profeti che predissero la venuta di Cristo.

La seconda candela è la "Candela di Betlemme" e viene accesa per ricordare il luogo dove nacque il Salvatore.

La terza candela è la "Candela dei Pastori" e ricorda i pastori, che furono i primi a vedere Gesù e a diffondere la "lieta novella" della sua nascita.

La quarta candela è la "Candela degli Angeli" per ricordare gli angeli che richiamarono i pastori alla grotta di Betlemme annunciando la nascita del Bambino Gesù.